VIAGGIO SPIRITUALE di Tommaso Nuovo
POESIE
LE QUATTRO STAGIONI
Estate

L'ANTICICLONE
L'han chiamato " Lucifero",
l'anticiclone infernale.
Grande caldo, sole,
che non hanno niente a che fare
con quello infernale.
Mi fa meditare
questo accostamento.
Ma c'è forse qualcuno
che crede nel suo tormento?
Nessuno ne parla,
nessuno dice il suo nome.
Solo un anticiclone
è un ombra della sua azione.
Lucifero porta si il caldo,
quello della sua fornace,
dove chi vi cade dentro,
non avrà mai pace.
Meglio allora pensare
all'anticiclone.
Dell'inferno cancelliamo
anche il nome.
Tommaso Nuovo 11 agosto 2017
Primavera

ALLA PISCINA DI BETZATA'
Cinque portici,
contengono il dolore di tutto il mondo.
C'è posto anche per me,
che mi credo sano.
Giaccio con la mia barella,
triste compagna di vita.
Vedo l'agitarsi dell'acqua,
nessuno mi guida.
Guardo i mie compagni,
non ho speranza.
Sento una voce alle spalle:
"Vuoi guarire"?
Non c'è domanda più vera.
Ma la mia risposta non sempre è sincera.
Chi me lo dice lo può fare.
Uno solo mi può aiutare.
Levo lo sguardo
e mi apro al mistero.
Sulla mia paralisi
è tolto il velo.
Solo il Cristo
mi può salvare.
Lui solo ama,
lontano è il male.
Alzati, mi dice,
prendi la tua barella, cammina.
Abbandona le illusioni
di questa piscina.
Viene dietro di me,
ti porto al mare.
Non più da solo
lo dovrai attraversare.
Io sono con te,
ora, guarda lontano.
Tanti tuoi fratelli
si prendono per mano.
Tu sei stato il primo
a guarire.
Sei per gli altri,
il loro avvenire.
E' l'alba,
il giorno sta per venire.
Ti ho dato la Vita,
la morte sta per finire.
28 marzo 2017
Tommaso Nuovo

PRIMAVERA 2017
Vedo,
di giorno in giorno
il ritorno della vita.
Alberi gemmati,
foglie appena nate,
stormi alati in volo.
Il freddo non è più,
mentre il cielo
piange gocce sull'arida terra.
Il sole fa sentire
con forza
la sua presenza.
Io
giro attorno
lo sguardo
e metto dentro di me
quella primavera
che manca alla mia anima.
22 marzo 2017
Tommaso Nuovo
LA NUOVA STAGIONE

EREMO
Solitario sto
per volontà mia,
e per opera di chi mi consacrò
Ho ricevuto una casa
l’ho abbellita
come l’orto di verzura.
Qui trovo la pace
e il mio combattimento
appena si giace.
Ma per me
voglio che sia un eremo,
un eremo di pace.
Offro la mia casa al Signore,
gli offro il mio cuore.
Lui starà solo con me
e io con Lui.
Così vedranno che Dio c’è,
anche se non vado a mangiare
e a bere il caffè.
Vedranno che Dio
vuol stare con ognuno di noi,
semplici uomini, poeti o eroi.
Oggi è più che mai necessario l’eremo,
per fuggir dal peccato,
e non far dell’uomo un mercato.
Se non ce l’hai
costruiscilo e vedrai,
come starà bene
con te Adonai.
Se non fuggi nel deserto,
presto sarai fritto
o fatto lesso.
Ho bisogno di un eremo e l’ho trovato.
1 Settembre 2012 Tommaso Nuovo

ALI CHIUSE
Sognavo di volare
insieme verso il sole.
Ora mi trovo
con le ali chiuse,
e cammino
con il passo pesante
su questa dura terra.
1 settembre 2012 Tommaso Nuovo

VOGLIO CHIAMARTI
Voglio chiamarti,
ma è troppo doloroso
il peso
di un rifiuto.
1 settembre 2012 Tommaso Nuovo

TU SPLENDI COME SOLE
NELLA CHIESA DI DIO: dedicato
a San Francesco d'Assisi.
Ho chiamato fratello il sole.
Ho chiamato sorella la luna.
Ma tra tutti gli uomini
ho avvertito la più grande fortuna,
amare te Signore,
sopra ogni creatura
Tutto in te esiste,
ogni cosa è, sarà
e sussiste.
Hai reso me, Francesco,
tuo cantore,
per esaltare la gioia, l'amore
in ogni fiore.
Per questo splendo
come il sole.
Perché Tu mi hai amato
e sono il canto di tutte le creature
che Tu hai creato.
Ma tra tutte le più bella
è la Chiesa e Maria
tua ancella.
In esse ti rispecchi
e mandi il tuo amore.
Tu sei il mio sole,
io il tuo cantore.
Lo si può dire di Francesco,
di Chiara e di qualunque uomo
che abbia a cuore il regno di Dio
e chi vi è assiso in trono.
13 ottobre 2012 Tommaso Nuovo

ATTENDO E SPERO
Attendo e spero
che mi venga a salvare.
Non trovo un posto
in cui riposare.
Mi giro e rigiro
nel letto della mia vita.
Sulla schiena ho una piaga,
una piaga infinita.
13 ottobre 2012 Tommaso Nuovo

CARLA E PIERINO *
Vi ho accolto e seguiti
con tanta speranza,
eravate due aghi
sul letto della bilancia.
Non cercavate nient’altro
che la vita.
Ora il Signore vi ha dato
una gioia infinita.
Non più dolore, non più tormenti,
non più negli occhi smarrimenti.
Correte sereni,
Dio vi ha dato la vita,
una gioia che non passa,
una storia infinita..
11 ottobre 2012 Tommaso Nuovo
* Carla e Pierino sono due ospiti dell’Hospice di Pontevico che ho assistito fino alla morte avvenuta il 9-10 ottobre 2012.

MURO CHE CROLLA
Certe volte è un eremo,
certe volte è un carcere.
Ho dentro di me
un muro da abbattere.
Fuori risplende
un sole infinito.
Sono al di là del muro,
mi sento sfinito.
Apro una breccia
con le mani.
Ci riuscirò?
Si! Forse domani.
Il muro non crolla
è ancora in piedi,
e su di esso si siedono
i miei pensieri.
13 ottobre 2012 Tommaso Nuovo

UNA LACRIMA SUL VETRO
Tu di là, io di qua dal vetro.
C’è una lacrima, la vedo. La vedi?
Il mio essere è a te trasparenza.
Anche a me, però non lo posso toccare,
sta al di là.
Il mio soffrire è nascosto in una lacrima,
sul vetro.
Ora sono io al di là e Tu sei al di qua.
Tu sei passato sulla mia trasparenza
e hai prosciugato la fonte del mio soffrire,
una lacrima sul vetro.
31 ottobre 2012 Tommaso Nuovo

GRIGIO AUTUNNO
Di tanti colori
che la natura mi offre,
grigio autunno
è un colore assai forte.
Dal cielo alla terra,
tutto trasforma,
spegne i colori,
li deforma.
Il rosso è scuro,
il verde opaco,
il rosa è spento,
il cielo celato.
Ti mette il freddo,
dentro e fuori,
cerchi il calore
e più non lo trovi.
Eppure, rifletti,
ti fa meditare.
L’autunno è arrivato,
è tempo di andare.
Non sono forse così
le stagioni dell’uomo,
in un baleno sono passate,
non rimane nessun suono.
Solo il suono silenzioso
di un colore assai forte,
grigio autunno
e penso alla morte.
Ma è solo un colore,
di un altro ho nostalgia,
l’azzurro di un cielo,
che è nell’anima mia.
31 ottobre 2012 Tommaso Nuovo

HOSPICE
Hospice
I malati sono sani.
I sani sono malati.
Questo è l’’hospice di Dio.
I sani, malati di mondo,
vivono in esso,
notte e giorno.
I malati, purificati dal mondo,
scesi da esso
guardano quanto è immondo.
Dio agisce,
non lo si deve cacciare,
solo Lui,
malati e sani può salvare.
17 novembre 2012, Tommaso Nuovo

LUCIANO
Luciano,
immobile da novembre,
ti ho teso la mano.
Se tu il più forte,
combatti sempre
con la morte.
Paralizzato dalla vita in giù,
ma il cuore batte sempre,
per Colui che è lassù.
Non ti arrendere,
non disertare.
Gesù è la Parola
che ti può salvare..
Ascolta il medico terrestre,
e poi rivolgiti a quello celeste.
Guarire si può,
se Lui vorrà,
se tu lo vorrai..
Ascoltalo mentre ti dirà
“Alzati e cammina,
non sei più come prima.”.
“La tua fede ti ha salvato,
ritorna a vivere
beato.
17 novembre 2012 Tommaso Nuovo

ANDREA
Andrea,
due occhi
desolati,
cercano l’appiglio,
disperati.
Il corpo non ti
regge più,
è grosso il peso
da portar
lassù.
Il letto ti
tiene compagnia,
non ti lascia
mai solo,
riposa anche
l’anima,
quando in coma
vai via.
Tu vuoi ancora
lottare,
dici:non è ancora
arrivato il tempo di andare.
Ti appoggi a tua madre,
alla Chiesa,
a Maria.
Così ti sembra di volare,
anche se il tuo peso
ti fa star male.
Alza lo sguardo,
guarda lassù,
il Crocifisso
non ti lascerà
cader giù.
Verrà il giorno che
ti solleverai e tu
potrai andare,
quando ti sentirai dire
“ Ritorna a vivere,
Andrea e a sperare.
17 novembre 2012 Tommaso Nuovo

UN GABBIANO SUL CAMINO:
l'ho visto io e il mondo intero,
c'è un gabbiano sul camino,
dopo il fumo nero.
Da dove è arrivato e che ci fa lì,
in quel luogo così sacro?.
Si! Da quel camino esce un fumo speciale,
nero o bianco, al cielo sale.
Il gabbiano è sempre li,
vola e poi ritorna ad aspettare.
Vuole essere il primo
a vedere l'investitura regale.
Il gabbiano lo conosco,
viene al di là del mare,
ha attraversato l'Oceano
Atlantico australe.
Pian piano si è levato
per arrivare lassù,
dove splende il sole e Cristo Gesù.
E' arrivato a Roma,
ma non voleva
in una grande casa abitare
Allora ha scelto il camino Sistino,
lì vuole stare.
Vola solitario,
ma dove sono i suoi compagni.?
Sono scesi più in basso,
in altri piani.
Aspettano tutti,
hanno un penna in mano,
sembrano scrivere,
ciò è molto strano.
Invece l'altro gabbiano
sta sempre sul camino,
aspetta, aspetta,
che si compia il suo destino.
Poi ad un certo punto
tutti si sono alzati,
dopo aver scritto un nome,
che entrerà nei Beati.
Il nome è di quel gabbiano,
che sta ancora sul camino, lassù,
è un nome bello: Francesco e io aggiungo
di Gesù.
Ora il Conclave è terminato,
un fumo bianco dal camino
si è alzato.
Il gabbiano Francesco ha visto
e si è levato.
Vola sulla Piazza
di san Pietro,
piena di luci, come il cielo stellato.
Dedicato a Papa Francesco
14 marzo 2013 Tommaso Nuovo.

CORPO DI CRISTO, CORPO DI ADONAI
“ Il Corpo di Cristo che sta sull'altare non ho bisogno di mantelli ma di anime pure. B Mentre quello che sta fuori ha bisogno di molta cura ”
San Giovanni Crisostomo Dalle «Omelie sul Vangelo di Matteo» di san Giovanni Crisostomo, vescovo
(Om. 50, 3-4; PG 58, 508-509)
Cristo ha un Corpo,
forse non lo sai?
Il mio, il tuo
sono il Corpo di Adonai.
Come lo conservi
così lo avrai.
Sarai il Corpo di Cristo,
il Corpo di Adonai
Quel Corpo nasce a Betlemme,
vive sulle strade,
muore sulla croce,
risorge sull'altare-
Certo , cura di Lui tu hai,
tovaglie bianche,
calici d'oro,
per il Corpo di Cristo,
di Adonai.
Ma Cristo non vuole
tutto questo,
è già suo
tutto l'oro dell'universo.
E' Lui infatti che vuole arricchire,
chi è povero, assetato e nudo,
chi sta per perire.
Per questo il Padre un Corpo gli ha consegnato
quello del povero,
del misero,
del disperato.
Se tu vuoi adorare
davvero il Re,
sfama il Corpo di Cristo,
il povero che è vicino a te.
Forse ora non lo riconoscerai,
ma è proprio Lui, Cristo Adonai.
E quando un giorno tu lo incontrerai
lui ti dirà: vieni alla mia tavola,
perchè hai sfamato il mio Corpo,
il Corpo di Cristo, Adonai.
Tommaso Nuovo 31 Agosto 2013